Una soluzione valida per ottenere un bagno multifunzionale è quella di inserire vasca e doccia nello stesso ambiente. In questo post vedremo quali sono le misure minime per poterlo fare, e quali le alternative d’arredo valutabili.
Progettare un bagno con vasca e doccia significa studiare attentamente gli ingombri minimi di ciascun arredo o sanitario, stabilendo le proprie priorità funzionali per evitare errori di progettazione.
La preferenza per l’una o l’altra soluzione è spesso stata influenzata da mode periodiche. Per decenni il bagno di casa ha ospitato vasche da bagno, per lo più rettangolari e di dimensioni standard (circa 70×170 cm), piastrellate con gli stessi rivestimenti del bagno. Successivamente si è osservato un boom di richieste di eliminazione della vasca a favore del più pratico box doccia, complice anche il mutamento degli stili di vita e la necessità di dedicare meno tempo al relax casalingo.
Oggi la stanza da bagno ha assunto un ruolo di primaria importanza all’interno della casa, diventando un tempio privato di benessere nel quale ritrovare serenità prendendosi cura di sé. Non è più solo un ambiente di servizio o un bagno fine a sé stesso, ma può essere progettato come luogo multifunzionale, arrivando a integrare anche – per esempio – una mini spa privata o uno spazio lavanderia (come abbiamo visto qui).
In questo contesto, sembra oggi un vero e proprio lusso poter inserire all’interno del bagno vasca e doccia insieme, per poter scegliere a seconda dei momenti e delle esigenze ciò che si preferisce. Una soluzione peraltro molto flessibile e pratica, soprattutto quando in casa c’è un solo bagno.
Quanto spazio occupano vasca e doccia? Si possono inserire box doccia e vasca in un bagno piccolo? Quali ingombri è necessario valutare? Veniamo ora alle dimensioni da considerare.
Quanto spazio occupa un box doccia?
Per poter fare comodamente la doccia in genere si ritiene sufficiente un piatto di 70x90cm o di 80×80 cm, ma il discorso non è così semplice. Queste sono misure minime e vanno prese in considerazione insieme ad altri fattori:
- Quanto spesso si usa la doccia in questione e quanto riteniamo importante il comfort interno? Chiediamocelo per capire se possiamo accettare una minidoccia (una doccia salvaspazio) perché la usiamo raramente o se, invece, è l’unica doccia di casa quindi vogliamo sia comoda e ampia.
- Che corporatura ha chi la usa? Non è un fattore da trascurare, come possiamo immaginare.
- Abbiamo intenzione di installare getti idromassaggio e rendere il box doccia una cabina di benessere? Ragioniamo su una dimensione che ci permetta di viverla in modo confortevole, per inserire anche una piccola seduta per il relax.
Le tendenze degli ultimi anni danno la preferenza a maxi docce di dimensioni generose, con profondità minima 80 o 90 cm e larghezza fino ai 180 o 200 cm. Le docce moderne, insomma, occupano più spazio di una vasca da bagno e possono essere realizzate su misura (sia il piatto che la chiusura in vetro).
Come scegliere la doccia?
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Quanto spazio occupa la vasca da bagno?
Una vasca da bagno di dimensioni standard misura 70×170 cm: si tratta di un ingombro molto comune e disponibile per un’infinità di modelli. Non è però la minima dimensione esistente: esistono infatti vasche da bagno di dimensioni ridotte capaci di adattarsi a bagni piccoli o piccolissimi.
A seconda degli spazi disponibili e della conformazione della stanza da bagno, possiamo installare la vasca:
- In angolo, scegliendo un modello con profondità e lunghezza compatibili (ne esistono anche con struttura perimetrale da realizzare a misura per meglio adattarsi alle diverse esigenze progettuali);
- a libera installazione: già, la vasca freestanding è una soluzione adatta anche a bagni piccoli, se valutiamo modelli a ingombro ridotto.
Guarda come abbiamo affrontato la questione della scelta della vasca da bagno in un precedente post.
Come inserirle entrambe in bagno?
Ora che conosciamo gli ingombri approssimativi di vasca e box doccia, partiamo dalle nostre priorità per decidere a quale dare più spazio e importanza:
- Se è l’unico bagno di casa, sarebbe meglio stabilire quale delle due è più importante, e progettare il bagno di conseguenza;
- se abbiamo un secondo bagno con doccia, potremmo invece dedicare più spazio alla vasca da bagno, riducendo le dimensioni del piatto doccia;
- è più raro avere due vasche in casa, ma se questa è la nostra situazione possiamo scegliere una piccola vasca da bagno con cabina doccia, che potrà quindi essere più ampia.
Una volta stabilite le dimensioni, possiamo comporre la soluzione vasca con doccia:
- possono essere installate attaccate l’una all’altra, separate da un muretto o da una paretina da realizzare in muratura o cartongesso;
- possono occupare due angoli diversi del bagno, per ottimizzare al meglio gli spazi;
- oppure, ancora, mentre la doccia può essere installata in nicchia o in angolo, la
vasca può essere freestanding e svincolata dalle pareti.
La vasca diventa doccia con il sopravasca
Un’ultima soluzione, a volte dimenticata, prevede la possibilità di utilizzare la stessa vasca da bagno come doccia. Per farlo, è sufficiente installare un vetro sopravasca sul bordo della stessa, per trasformarne una parte in un box doccia semiaperto.
Versatile e anche più economica delle alternative summenzionate, risulta meno ingombrante perché sfrutta appunto la sola vasca per entrambe le funzioni.
Guarda tutte le soluzioni di sopravasca
Bagno con vasca e doccia: quanto spazio resta per il mobile?
Un ultimo appunto utile se stiamo progettando un bagno con doccia e vasca.
Può essere che, volendo inserirle entrambe, si debba riconsiderare gli spazi destinati al mobile da bagno: in questo caso la soluzione migliore è scegliere una collezione componibile e flessibile che permetta di sfruttare i cm alla perfezione, come FORM, che abbiamo descritto bene in questo post e che offre diverse soluzioni perfette per casi come quello che stiamo analizzando:
- è componibile e flessibile, quindi permette di creare un mobile da bagno sfruttando profondità e lunghezze differenti, con vani a giorno e vani chiusi, a terra o sospesi per adeguarsi agli spazi e sfruttare bene anche l’altezza (come abbiamo spiegato qui);
- offre una gamma ampia di misure a catalogo, incluse soluzioni mini: la base portalavabo più piccola disponibile, infatti, misura appena 45×28 cm;
- oltre alle versioni rettangolari, inoltre, prevede basi portalavabo stondate che, avendo una sagoma più morbida, ingombrano meno.