Il bagno è la stanza dell’intimità per eccellenza, luogo in cui la solitudine è il presupposto fondamentale per un’intensa sensazione di libertà e relax. Routine quotidiane e necessità familiari possono però causare temporanei affollamenti: ripensiamo allora l’arredamento in modo da condividere l’ambiente garantendo la giusta privacy (per quanto possibile) e un discreto ordine per riporre i prodotti di ciascuno con cura.
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Progettare un bagno da condividere
Se il bagno in questione è l’unico in casa o il solo bagno della zona notte, come possiamo renderlo più comodo affinché possa essere fruibile nello stesso momento?
1. Soluzioni strutturali: dividere l’ambiente in due, creando il cosiddetto “bagno alla francese” potrebbe essere un’idea, anche se inusuale per noi italiani. I sanitari in questo caso sarebbero chiusi da una porta (come avviene in hotel ad esempio), così da poter utilizzare il resto del bagno. La doccia passante è un’alternativa da sfruttare come jolly nel caso in cui si voglia dividere senza muri l’area lavabo da quella dei sanitari; la scelta di vetri fumé o a specchio crea un vero e proprio divisorio che garantisce la necessaria privacy, oltre ad essere una soluzione di design molto in voga.
2. Soluzioni d’arredo: in questo caso parliamo soprattutto di composizioni di arredo bagno con doppio lavabo e vani contenitori per organizzare e suddividere prodotti, asciugamani, oggetti personali. Ma anche di accessori come doppie specchiere, appendini multipli, pensili e mensole su cui ciascuno possa riporre le proprie cose.
Lavabi doppi, cassettoni capienti, divisori interni: il mobile da bagno perfetto per un bagno affollato
Più persone utilizzano il bagno, più capiente e organizzato dovrà essere il mobile da bagno, per evitare che la stanza diventi il regno del caos in pochi minuti. A questo scopo sarà importante prevedere contenitori per ciascun componente della famiglia:
- cassettoni, ante, pensili chiusi per tenere ordine;
- vani a giorno, mensole e ripiani da posizionare anche sulle pareti che non ospitano il mobile. In questo modo diventeranno elemento d’arredo oltre che piano d’appoggio funzionale.
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L’elemento che diventerà però fondamentale perché si possa utilizzare il bagno in contemporanea sarà il doppio lavabo, possibilmente posizionato su un ampio piano d’appoggio .
Doppio lavabo in bagno: integrato, in appoggio o separato?
Il doppio lavabo in bagno rappresenta il sogno di molti, ma non è così irrealizzabile. Anche in bagni piccoli è possibile inserire mobili con doppi lavandini, è sufficiente individuare un modello adatto, dalle dimensioni compatte per esempio. Scopriremo ora quante soluzioni esistono per un mobile da bagno con due lavabi.
Il doppio lavabo integrato
La consolle in questo caso integra i due lavandini a filo, di uguale forma e dimensione, e può essere in vetro, solid surface o altri materiali tecnici. Si tratta di una soluzione dal design lineare e pulito, perché nulla sporge dal piano. Unica nota da considerare è la profondità delle vasche, solitamente inferiore rispetto ai lavabi in appoggio.
Il doppio lavabo in appoggio
In questo caso il top del mobile può essere realizzato in qualsiasi materiale: vengono realizzati due fori in corrispondenza dello scarico dei lavabi doppi, e questi potranno essere scelti liberamente a seconda di dimensioni e design. Il lavabo doppio da appoggio è una scelta progettuale di tendenza che offre infatti la possibilità di abbinare i lavabi ai sanitari, proprio perché il lavandino resta un elemento separato dal mobile.
Il doppio lavabo da semincasso
I lavabi semincassati sono una soluzione intermedia tra l’appoggio e l’incasso (o integrazione totale nel top): il foro sul top è più ampio, perché in questo caso parte della profondità della vasca è appunto incassata nella base del mobile.
Possono avere profondità identica a quella del mobile (come in foto) oppure sporgere rispetto a quest’ultimo, se per limiti di spazio non è possibile inserire basi da 50 cm.
Il doppio lavabo separato
Chi ha stabilito che i due lavabi in bagno debbano essere identici, posizionati su un’unica base portalavabo o alla stessa altezza?
Composizioni creative per un mobile da bagno con due lavabi possono ad esempio prevedere:
- la separazione fisica tra le due basi (perché non posizionare i due lavabi su pareti diverse, se la disposizione del bagno lo consente?)
DOLCEVITA: Idea originale e dal risultato scenografico. Dividere il mobile da bagno nettamente, creando due basi con due lavabi separati (top in Aquatek con lavabo integrato e salvagoccia laterale), resi omogenei da stile e colore. Nulla vieta di scegliere anche colori differenti. - la scelta di due lavandini differenti (uno da appoggio, uno freestanding per esempio: il primo su una base con contenitori, il secondo lasciato libero unicamente con delle mensoline)
CUBIK | Un esempio di come abbinare due lavabi diversi (uno da appoggio su base portalavabo, l’altro da semincasso su top). - la progettazione di lavabi ad altezze diverse nel caso ci siano differenze notevoli tra le altezze dei familiari (perché escludere la possibilità di realizzare un lavabo più basso se in casa ci sono molti bambini?)
Il doppio rubinetto su vasca unica
Esiste anche una 4° possibilità: inserire un ampio lavabo con doppio foro rubinetto. Perfetto per i bagni più piccoli, questo lavabo è in genere rettangolare e ospita appunto 2 miscelatori pur avendo un’unica vasca, dando la possibilità di utilizzare in due un lavabo unico.
#ideainpiù | Lavabi doppi… specchi doppi?
Per caratterizzare ancora di più la presenza del doppio lavabo si può giocare sulla specchiera come elemento di rottura: in una composizione con doppio lavabo si può scegliere infatti sia una specchiera unica e lineare sia due (o più) specchiere. Specchi di diversa dimensione o sagoma posizionati sopra i due lavabi daranno un tocco originale al bagno.